Non è facile dire no alla ‘ndrangheta

di Giuseppe Candido

Tra le minacce a Scopelliti, l’attentato a Di Landro e i recenti fatti di Calabria dove la ‘ndrangheta sta alzando il tiro è la notizia dell’uccisione di Angelo Vassallo, sindaco Pollica (Sa) dal 1994, ha richiamare l’attenzione. Mentre in Calabria si organizzano manifestazioni di solidarietà al Procuratore Di Landro per dire no alla ‘ndrangheta, la criminalità organizzata ci mostra come reagisce a chi dice no davvero. Chi dice no alle convivenze e si rifiuta di far avvicinare le criminalità organizzate, mafia camorra o ‘ndrangheta che siano, alle decisioni della politica, alle scelte urbanistiche. (…) Purtroppo oggi si tagliano i fondi sia alla scuola sia alla sicurezza e, con essi, anche la speranza di sconfiggere la criminalità più potente del pianeta.

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Il ritorno a Tropea dell’attrice Claudia G. Moretti

Da “Un posto al sole” a un posto al mare di Franco Vallone Claudia G. Moretti Claudia ritorna. Claudia ogni anno arriva in Calabria per presentare il Tropea Film Festival al porto della Perla del Tirreno ed anche per incontrare tutti i colori cangianti del suo splendido mare. La Claudia in questione è Claudia G. … Continua la lettura di Il ritorno a Tropea dell’attrice Claudia G. Moretti

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Perché Pannella avrebbe voluto portargli le arance

di Filippo Curtosi Cossiga in tutte le salse: bizzarro, mattacchione, picconatore, imprevedibile, statista, profetico. A Marco Pannella toccherà la stessa sorte. Succede ai geni, agli eretici, agli anarchici e comunque alle persone sole. Kossiga chiama Paolo Guzzanti dall’aldilà per un suo ultimo commento e parla malissimo della stampa. “Un disastro. Mi hanno impagliato come un … Continua la lettura di Perché Pannella avrebbe voluto portargli le arance

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Le radici di Zio Luciano… Rispoli

a Pannaconi di Cessaniti in provincia di Vibo Valentia
Giornalista calabrese colto e raffinato inventore di tanti programmi radiotelevisivi di successo

di Franco Vallone

Luciano Rispoli
La grande casa nobiliare di Pannaconi di Cessaniti, denominata “Palazzo Mantella”, esiste ancora oggi e spicca nella parte alta del paese del vibonese.
Suo nonno, Francesco Mantella, classe 1873, era I° Presidente della Corte d’Appello di Bologna mentre la nonna era una nobildonna dei Giffone, (ramo di Tropea, come ci conferma il ricercatore Salvatore Libertino).

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Molestie, tentate violenze e maltrattamenti sul posto di lavoro per ottenere favori sessuali: rinviato a giudizio un ex preside

Buon 1° maggio, se potete di Giuseppe Candido Stop violenze sulle donne Molestie e maltrattamenti sul posto di lavoro per ricevere piaceri sessuali. Oggi sappiamo che denunciare si può e si deve. A seguito di indagini durate oltre due anni e su richiesta del Pubblico Ministero Simona Rossi, durante l’udienza preliminare dello scorso 30 aprile … Continua la lettura di Molestie, tentate violenze e maltrattamenti sul posto di lavoro per ottenere favori sessuali: rinviato a giudizio un ex preside

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Senza un cambiamento di rotta appare appare inevitabile l’ “Appello al Cielo”

di Vittorio Emanuele Esposito

pubblicato il 17 febbraio su Rivoluzione Democratica, noterelle di politica e cultura su Blogspot

Quando, in un regime costituzionale, le regole che disciplinano la formazione della volontà, la libera scelta dei rappresentanti del popolo, il processo democratico delle decisioni, la funzione di controllo sugli atti del governo, vengono reiteratamente messe in discussione, eluse, forzate e alterate da una maggioranza parlamentare che, non riconoscendo il ruolo e le ragioni dell’opposizione e ignorando quella consistente parte di elettorato che non si è espressa esplicitamente con un voto, mostra di voler interpretare solo se stessa e non l’interesse generale del popolo che le consente di governare;

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In prima linea

di Giuseppe Candido

“Bisogna che sia chiaro che la Calabria è in prima linea nella lotta contro la criminalità, è in prima linea per la sicurezza e per la libertà del nostro Paese, e tutti, lo Stato nazionale, le sue istituzioni le sue forze, dobbiamo tutti essere in prima linea con la Calabria”.
I fatti di Rosarno dove “non si è saputo prevenire”, l’integrazione e la ‘ndrangheta che dà dimostrazione di forza. Dopo quanto accaduto dall’inizio dell’anno Giorgio Napolitano è a Reggio Calabria ed ha incontrato tutte le istituzioni, un vertice coi Magistrati, l’incontro con il Presidente della Regione Agazio Loiero e con il procuratore nazionale antimafia Piero Grasso. “La mafia in Calabria blocca lo sviluppo”. …
Ma … la lotta che ci chiedono di combattere è una lotta impari perché, se anche si considerano i 6 miliardi di euro sequestrati alle mafie nell’ultimo anno, pure quest’importo astronomico rappresenta solamente un misero 10% degli oltre 60 miliardi di euro che la ‘ndrangheta porta a casa ogni anno come proprio “fatturato”. (…)
Forse dovremmo guardare come sta cambiando la lotta al narcotraffico nei paesi che spesso invochiamo ad esempio.

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L’attualità del socialismo liberale di Carlo Rosselli

Dalla prefazione di Antonio Landolfi.
Piero Lacaita Editore, 2006. (pag. 219) € 15,00.
Gli antecedenti storici del “liberalsocialismo”, o “socialismo liberale” che dir si voglia (ai nostri tempi considerati pressoché sinonimi, anche se sul piano teorico sono state riscontrate divergenze tra le due espressioni) si fanno risalire all’incirca alla seconda metà dell’Ottocento, ed alla figura ed all’opera del pensatore inglese John Stuart Mill.

Fu infatti questi ad operare la più incisiva analisi critica del limite costituito dal liberalismo tradizionale, muovendosi però sempre da una posizione coerentemente liberale. Una posizione puramente conservatrice rischiava infatti, a suo giudizio, di annullare la coerenza con i suoi stessi presupposti.

Per Stuart Mill la sfera dei diritti di libertà realizzata grazie al pensiero ed all’azione politica liberale non poteva considerarsi completa e soddisfacente, se non si ampliava a quei diritti politici, elettorali, civili e sociali rispondenti alle esigenze di ceti e di realtà che non venivano rappresentate e realizzate dalla classe dirigente. Il liberalismo, per lui, non avrebbe dispiegato mai pienamente i suoi effetti se non accogliendo in sé queste istanze che una posizione conservatrice tendeva a negare, ed in parte consistente rappresentate dalle istanze socialiste che si andavano affermando: la richiesta di ampliamento del diritto di voto, il riconoscimento dei diritti di uguaglianza dei sessi, la libertà di associazione, un’equa distribuzione della ricchezza prodotta, ivi compresa la proposta di un’economia solidaristica, cooperativa e partecipativa aperta ai lavoratori, un’istruzione diffusa rivolta all’emancipazione delle classi più deboli.

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Un decennio senza Bettino

di Filippo Curtosi

Occorre ancora “una radicale ristrutturazione del sistema politico italiano in conformità con il modello delle grandi democrazie europee”

Il 19 gennaio ricorre il decimo anniversario della morte di Bettino Craxi in Tunisia, ad Hammamet. Per il mio amico Giuliano Ferrara Craxi “è stato un uomo di stato, un uomo politico enorme, leale, morto in esilio secondo la volontà farisaica dei suoi nemici. Un socialista autonomista, scrive Ferrara sul Foglio, cresciuto alla scuola disordinata e generosa di Pietro Nenni”. Insomma secondo il Direttore del Foglio e amico del leader del vecchio Psi, questi ha rappresentato come dire il genio tattico, il Socialismo garibaldino con una visione liberale. Nel 1989 in occasione del 45 congresso nazionale socialista, Bettino Craxi pubblicò l’introduzione di un volume “I socialisti verso il 2000” nella quale dichiarò che occorreva “una radicale ristrutturazione del sistema politico italiano in conformità con il modello delle grandi democrazie europee, dove i partiti socialisti sono la forza trainante dello schieramento riformatore”.

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Ascoltare le parole degli altri. Frammenti di vita

di Franco Vallone
Il prossimo 12 dicembre 2009, presso la Sala delle Laudi del Vescovato di Mileto, si terrà la presentazione del volume di Carmela Cocciolo dal titolo “Frammenti di vita”. Il fermarsi ad ascoltare le parole degli altri, l’osservare la natura ed i piccoli-grandi protagonisti, gli uomini, che credono, illudendosi, di poter cambiare il corso della loro vita senza l’aiuto quotidiano di Dio; sono, questi, gli argomenti del volume postumo di poesie di Carmela Cocciolo, pubblicato dalle Edizioni Ursini di Catanzaro. Per la poetessa, scrivere è stata durante la sua esistenza quasi una necessità vitale e quotidiana. Stimolata com’era a captare, con grande sensibilità, ogni più piccola pulsione, interna ed esterna, ha composto versi che il silenzio le ha consegnato. Nata a San Calogero, in provincia di Vibo Valentia l’8 giugno del 1927 e scomparsa a Paravati nel gennaio del 2006, Cocciolo ebbe in vita una forte passione per la poesia; passione che, malgrado la poetessa abbia frequentato solo la scuola elementare, si è trasformata in vera e propria attività creatrice. La Cocciolo ha infatti pubblicando ben due raccolte, la prima nel 1994 dal titolo “Parole allineate” e la seconda nel 2000 con il titolo “Parole e sogni”, edite con una bella veste tipografica dallo stesso editore Ursini. “La sua poesia – scrive oggi il figlio della Cocciolo, Angelo Varone – è soprattutto intrisa di sprazzi di vita vissuta e, comunque, sempre arricchita con delicatezza dai suoi genuini sentimenti. Parlando della famiglia amava definirla una ricchezza. Schietta e diretta nel comunicare non amava le mezze misure”.

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