12 maggio 74 il divorzio, 12 maggio 77 omicidio Giorgiana masi

Ancora è tanta la sete di verità. Il 12 e il 13 maggio del 1974 si era votato il referendum sul divorzio. Tre anni dopo, sotto il divieto di Cossiga di fare manifestazioni, i Radicali avevano organizzato un sit in nonviolento che, grazie ad infiltrati nel movimento, si trasformò in quello che Pannella definisce un’omicidio … Continua la lettura di 12 maggio 74 il divorzio, 12 maggio 77 omicidio Giorgiana masi

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Carceri illegali e referendum senza informazione

di Giuseppe Candido

Pubblicato su “Il Domani della Calabria” del 7 maggio 2011

Sono oltre quindici giorni che Marco Pannella è in sciopero della fame. Per l’ennesima volta il leader massimo dei Radicali italiani ha deciso d’utilizzare l’arma della nonviolenza gandhiana. In digiuno per tentare, come lo stesso Pannella afferma, “di riportare l’Italia nell’alveo della legalità costituzionale”.
Gli obiettivi dello sciopero sono chiarissimi e sarebbero comprensibilissimi se fosse data a Pannella la possibilità di spiegarlo agli italiani; da un lato, proporre di risolvere immediatamente, con un’amnistia, la situazione d’illegalità costituzionale in cui si trovano oggi le carceri italiane; dall’altro canto, …

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C’é un problema d’informazione

Anatomia del delitto della democrazia reale: in ante prima il nuovo rapporto del Centro d’Ascolto dell’informazione radiotelevisiva

di Giuseppe Candido

Pubblicato su “Il Domani della Calabria” del 28.93.2011

Non c’è dubbio che alla base di una vera democrazia ci sia, durante il processo elettorale, il libero formarsi dell’opinione pubblica secondo un plurale e altrettanto libero sistema dell’informazione.
Imposta nei programmi di comunicazione politica indipendentemente dal periodo in cui vengono trasmessi, la “par condicio” detta le regole per l’informazione durante i periodi elettorali disponendo, testualmente, la “parità di condizioni nell’esposizione di opinioni e posizioni politiche, nelle tribune politiche, nei dibattiti, nelle tavole rotonde, nella presentazione in contraddittorio di programmi politici, nei confronti, nelle interviste e in ogni altra trasmissione nella quale assuma carattere rilevante l’esposizione di opinioni e valutazioni politiche”. Ma al tempo stesso specifica che la norma “non si applica alla diffusione di notizie nei programmi di informazione”. Insomma, parità d’informazione sì, ma con la possibilità di poterla violare sistematicamente nei così detti format di approfondimento come le trasmissioni “Annozero”, “Ballarò”, “Porta a porta” ecc.

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Anche per la Calabria serve una legge elettorale uninominale

di Giuseppe Candido
pubblicato su “il Domani della Calabria” del …/febbraio/2001
Di modificare la legge elettorale se ne parla da agosto ma ancora non si giunge a farlo e le elezioni sembrano sempre più vicine. Paradossalmente, le liste bloccate piacciono anche alla partitocrazia calabrese che, mentre si discute di come abolirle a livello di Camera e Senato, vorrebbe introdurle per eleggere il parlamentino nostrano. Con l’uninominale le clientele non funzionerebbero per avere il maggior numero di voti e non funzionerebbe neanche chiedere il sostegno a gruppi criminali dai quali, invece, si cercherebbe di stare ben lontani. Insomma coi collegi uninominali avremmo anche una Calabria oltreché un’Italia caratterizzate da una democrazia più avanzata di tipo anglosassone.

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Isolare i violenti forse non basta

di Giuseppe Candido

Pubblicato su “il Domani della Calabria” del 21 dicembre 2010

Ha ragione Emanuele Fiano – responsabile giustizia del Pd – nel dire che bisogna manifestare isolando i violenti. La teoria dei provocatori “infiltrati” non regge all’evidenza dei fatti. Ma forse non basta isolare i violenti e dire alla violenza semplicemente un “no”. Forse bisognerebbe che al rifiuto della violenza si unisse anche l’amore della verità e una proposta politica di “pratica concreta” della nonviolenza, quella forma di lotta di gandhiana memoria che nei partiti italiani non alberga molto.

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Chi ha paura di Wikileaks?

di Giuseppe Candido

Pubblicato su “il Domani della Calabria” del 11 dicembre 2010

Il libertario blasfemo Julian Assange è stato finalmente arrestato, o meglio, il “Bill Aden” della notizia si è consegnato spontaneamente alla polizia londinese che lo ricercava a causa di un mandato di cattura internazionale emesso dall’Interpol su richiesta della procura di Stoccolma che lo accusa di molestie sessuali perché sarebbe stato denunciato da due giovani svedesi con cui l’australiano Assange ha avuto rapporti sessuali. Denunciato per stupro?

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Emma Bonino: Questo Paese è governabile, non lo sono i suoi governanti. Col PD non mi ero mai illusa e per questo non mi sento delusa dalla sua classe dirigente

30.10.2010 Chianciano Terme (Siena): Intervista a Emma Bonino: Questo Paese è governabile, a non esserlo sono i suoi governanti. di Giuseppe Candido Maglione azzurro, sciarpetta azzurra e sigaretta accesa. Emma Bonino è al congresso di Radicali Italiani. Onestà, legalità, antiproibizionismo sono i temi in evidenza sui banner della sala congressi del famoso Hotel di Chianciano … Continua la lettura di Emma Bonino: Questo Paese è governabile, non lo sono i suoi governanti. Col PD non mi ero mai illusa e per questo non mi sento delusa dalla sua classe dirigente

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«Ci sono molte cause per le quali sono pronto a morire, ma nessuna per cui sono pronto ad uccidere.»

di Giuseppe Candido
Il 2 ottobre, data di nascita del Mahatma Gandhi, venne celebrata per la prima volta la giornata mondiale della Nonviolenza dopo che, il 15 giugno dello stesso anno era stata promossa dall’Assemblea generale dell’Onu. Quella risoluzione dell’Assemblea chiedeva a tutti i membri delle Nazioni Unite di commemorare il 2 ottobre “in maniera adeguata così da divulgare il messaggio della nonviolenza, anche attraverso l’informazione e la consapevolezza pubblica”.

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Abolire la miseria della Calabria per dire NO alla ‘ndrangheta

di Giuseppe Candido* e Filippo Curtosi**

Anche dal nostro piccolo di un giornale, “Abolire la misera della Calabria”, periodico nonviolento di storia, arte, cultura e politica laica e liberale calabrese, intendiamo aderire alla manifestazione che si terrà a Reggio Calabria nel mese di Settembre per dire NO alla ‘ndrangheta. Dopo le minacce ai politici, dopo l’escalation di attentati che, da quello del 3 gennaio passando per le armi sul tragitto di Napolitano sino alla bomba davanti al portone del Procuratore Salvatore Di Landro, è senz’altro da con dividere l’iniziativa del direttore de Il Quotidiano della Calabria, Matteo Cosenza, nel chiedere di andare oltre gli attestati di solidarietà ai magistrati e di sdegno contro una ‘ndrangheta sempre più feroce, potente ed organizzata, e di dare vita, nel mese di Settembre, ad una grande manifestazione che, già da subito, ha trovato ampi consensi sia nel mondo della politica, sia dell’imprenditoria che in quello della cultura calabrese.

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