Paradiso IOR, la postfazione di Marco Pannella al libro inchiesta di Maurizio Turco

La banca vaticana tra criminalità finanziaria, politica e riciclaggio di denaro. Dalle origini al crack Monte dei Paschi. (…) Perché non può esserci un vero cambiamento nella Chiesa se non si risolve la controversa questione Ior? Perché tra i messaggi di rottura con il passato che il nuovo pontefice, Papa Bergoglio, sta lanciando al mondo non può mancare la riforma dell’Istituto per le Opere di Religione? Lo spiegano gli autori di questa dura inchiesta, che scoperchia una serie di scandali ancora sconosciuti alle cronache e inaccettabili per la Chiesa. Un libro che analizza e rende pubbliche le finanze vaticane, dalla fondazione dell’istituto fino al crack del Monte dei Paschi. Soldi, tanti soldi «sospetti» e correntisti discutibili che ingrassano da decenni i forzieri vaticani, speculazioni che voltano spesso le spalle all’etica e alla morale. Un’accurata ricostruzione che dalle origini passa attraverso gli anni di monsignor Marcinkus e i rapporti che avrebbe intessuto con alcuni boss della Magliana; i misteri irrisolti che ruotano intorno alle morti di Calvi e Sindona; la bancarotta del Banco Ambrosiano; gli intrecci con la maxitangente Enimont e Mani Pulite. Carte, atti parlamentari, conti correnti mai pubblicati riempiono le pagine di Paradiso Ior, un libro che svela come il Vaticano ha preso parte anche ad ambigui affari attraverso Jp Morgan e altre società finanziarie lussemburghesi e svizzere.
In queste dense pagine non mancano le rivelazioni di alcuni fondi segreti e i rapporti che lo Ior ha avuto con politici e potenti di tutto il mondo: un vero paradiso fiscale a cui il Vaticano non rinuncerà facilmente.

“Non possiamo assolutamente pensare che la battaglia laica possa vivere nella stratosfera della filosofia politica individuale. Una battaglia è laica se è concretamente amministrata giorno dopo giorno e se nega al politico la proprietà sacrale della verità politica, rifiutando alla classe dirigente costituita nello Stato, come ai dignitari costituiti nella Chiesa, la tutela della libertà a cui nessuno ha rinunciato…” Pubblichiamo la postfazione di Marco Pannella

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Pannella: Sarò in Calabria perché noi siamo realmente persone d’onore”

In sciopero della fame dal 20 marzo per l’amnistia e lo Stato di diritto Cinque giorni di lotta nonviolenta per arrivare al cuore dello Stato Satyagraha significa forza e amore della verità ed è la lotta nonviolenta che Marco Mannella ancora una volta sta conducendo insieme a dirigenti radicali, direttori delle carceri, detenuti e semplici … Continua la lettura di Pannella: Sarò in Calabria perché noi siamo realmente persone d’onore”

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Pannella verrà in Calabria per ringraziare gli abitanti di Platì e rilanciare la battaglia

Pannella: “Andrò a Platì, quel piccolo comune dove abbiamo preso il 20%”. Un paesello di appena mille anime in provincia di Reggio Calabria dove però, con 176 voti, la lista di scopo Amnistia Giustizia Libertà è la terza forza politica, più avanti del Beppe nazionale. Ad annunciare la sua discesa in terra calabra, dai microfoni di … Continua la lettura di Pannella verrà in Calabria per ringraziare gli abitanti di Platì e rilanciare la battaglia

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Scrupolosa attenzione alle battaglie di Marco Pannella a tutela delle libertà civili e dei diritti dei cittadini

Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha ricevuto al Quirinale Marco Pannella. Nel corso dell’incontro l’on. Pannella ha riferito al Presidente Napolitano delle iniziative in corso per affrontare i problemi istituzionali e sociali della giustizia con particolare riferimento alla tutela dei diritti dei detenuti nelle carceri italiane. Il Capo dello Stato nella lettera inviata all’on. … Continua la lettura di Scrupolosa attenzione alle battaglie di Marco Pannella a tutela delle libertà civili e dei diritti dei cittadini

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Marco Pannella: “Berlusconi è vittima del sistema”

Cicciolina? Non poteva far male alla partitocrazia già centro di corruzione di tutta la legalità.

Berlusconi? È già crollato! Ha perso l’interesse a questo gioco truccato del mono partitismo sempre più perfetto. Lui, a questo punto, è anche vittima

di Giuseppe Candido

19 gennaio 2011. Pannella, istrione “irregolare” della politica italiana, il 20 gennaio è a Londra per chiedere la verità sulla guerra in Iraq. Lo contattiamo mentre prepara i bagagli, non ha tempo, ma ci dà retta lo stesso. Il signor Hood fa i bagagli ma ha sempre con se il suo canestro pieno di parole. Intervistarlo non è per niente semplice e le risposte divengono spesso fiumi in piena colmi di storia e lezioni di democrazia costituzionale. Con riferimento esplicito agli scandali del premier, …

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Perché Pannella non voterebbe la fiducia

di Giuseppe Candido In questo momento in cui la politica è tutta presa dalla caccia al deputato, in questo momento “piuttosto difficile” in cui si parla di tradimenti del partito cerchiamo di spiegare perché Pannella non potrebbe mai votare la fiducia a Berlusconi. Nel Cerchio IX dell’inferno la seconda zona è l’Antenora. Il luogo non … Continua la lettura di Perché Pannella non voterebbe la fiducia

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Perché Pannella avrebbe voluto portargli le arance

di Filippo Curtosi Cossiga in tutte le salse: bizzarro, mattacchione, picconatore, imprevedibile, statista, profetico. A Marco Pannella toccherà la stessa sorte. Succede ai geni, agli eretici, agli anarchici e comunque alle persone sole. Kossiga chiama Paolo Guzzanti dall’aldilà per un suo ultimo commento e parla malissimo della stampa. “Un disastro. Mi hanno impagliato come un … Continua la lettura di Perché Pannella avrebbe voluto portargli le arance

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Cossiga è morto e Marco Pannella non potrà portargli le arance

dal sito RadioRadicale.it “Io ho ammazzato Moro” “Chi, secondo Cossiga, “come me ha fatto la scelta di non trattare, doveva sapere che era altamente probabile, anzi quasi certo, che da questa scelta fosse derivata la morte di Moro”, in questo senso – conclude – “io ho ammazzato Moro”, anche se “non ne sento la responsabilità … Continua la lettura di Cossiga è morto e Marco Pannella non potrà portargli le arance

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