Archivi tag: procuratore Alberto Cianfarini

Ex dirigente scolastico a giudizio: chiesti dal Pubblico Ministero 3 anni di reclusione

E’ arrivato ormai alle battute finali il processo nei confronti del dirigente scolastico, oggi in pensione, accusato di concussione, tentata violenza e maltrattamenti.

Anche applicando le attenuanti del caso, sono stati richiesti dall’accusa tre anni di reclusione per il dott. Pietro Catanzaro in ordine ai reati di concussione finalizzata all’ottenimento di “favori sessuali” e tentata violenza. Ad un anno esatto dal rinvio a giudizio, sentiti tutti testi dell’accusa e della difesa, secondo il sostituto procuratore Alberto Cianfarini, ci sarebbe “sufficiente materiale probatorio” per chiedere la condanna dell’ex dirigente. “Un continuo di atteggiamenti” – ha sottolineato il Pm – che sarebbero “inequivoci” e tutti finalizzati al “raggiungimento del disegno criminoso“.

Il pm, nella sua requisitoria, ha pure evidenziato “l’alta credibilità della parte offesa dimostrata in tutta la vicenda processuale” e che l’accusa si concussione “è stata riscontrata dall’esame del teste F. C.” parte terza nella vicenda che, anche davanti hai giudici, ha riferito quelle parole ascoltate. parole che, secondo l’accusa che le ha ripetute letteralmente durante la requisitoria, inchioderebbero l’imputato alle sue responsabilità: “Se non sei compiacente con me ti faccio fare la supplenze”.

Dopo indagini durate più di due anni, lo scorso 30 aprile 2010, il Giudice per le udienze preliminari presso il tribunale di Catanzaro, dott.ssa Emma Sonni, ne aveva disposto il rinvio a giudizio imputandolo di tentata violenza sessuale (art. 609 bis c.p.), maltrattamenti (art.572 cp) commessi nei confronti di un’insegnante a lui sottoposta e di concussione (art. 317 c.p.) perché, secondo l’accusa, “sempre nella qualità di incaricato di pubblico servizio, abusando dei suoi poteri, mediante l’adozione di provvedimenti dal contenuto pregiudizievole nei confronti dell’insegnante, e comunque abusando della sua qualità, ossia tenendo nei confronti della stessa insegnante una condotta discriminatoria e prevaricatrice, compiva atti idonei diretti in modo non equivoco a costringere e/o indurre la predetta a concedergli indebitamente favori di tipo sessuale, evento non verificatosi per cause indipendenti dalla propria volontà, segnatamente a cagione dei reiterati dinieghi della persona offesa”. La difesa, per “motivi di salute” di uno degli avvocati, ha poi chiesto un rinvio dell’udienza che è stata fissata per il prossimo primo di luglio.

Come si legge tra le carte che ne avevano disposto il rinvio a giudizio, è utile ricordare che tutti i fatti contestati al dott. Catanzaro risultano aggravati perché commessi dall’imputato, nella sua qualità di pubblico ufficiale, durante l’esercizio delle proprie funzioni di preside. Nella richiesta di rinvio a giudizio si legge testualmente che “il Dottor Pietro Catanzaro, in qualità di dirigente scolastico dell’Istituto Comprensivo di Cropani, con violenza ed abusando della propria autorità, tentava di costringere l’insegnante a compiere e a subire atti sessuali contro la sua volontà”. Alla prossima udienza oltre alla parte civile rappresentata dall’avvocato Natalina Raffaelli, sarà la volta della difesa. Poi si andrà sentenza.

Leggi anche …
[promoslider id=”home”]
[promoslider post_type=”post” time_delay=”2″ numberposts=”30″ pause_on_hover=”pause”]

Share